In barca a vela immersi nel Mediterraneo
scrigno di biodiversità

Cosa può essere più rigenerante e biodiverso di una vacanza in barca a vela nel Mediterraneo?
Vivere immersi nella natura ventiquattro ore al giorno, visitando veri e propri Paradisi terrestri protetti e/o riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.
Panorami suggestivi, straordinari fondali marini, caratteristiche naturalistiche e culturali uniche al mondo, luoghi ricchi di storia e tradizioni.
Ogni giorno una nuova scoperta: sopra e sotto il mare.
Ce n’è per tutti i gusti: relax, benessere, avventura, divertimento,… con un’unica costante: l’abbraccio della natura.
Potrete nuotare e fare snorkeling alla scoperta di straordinari ambienti marini; rilassarvi al sole lasciandovi cullare dallo sciabordio delle onde; visitare i villaggi sulle coste e nell’entroterra; trascorrere le notti in una baia deserta sotto il cielo stellato o attraccati in un piccolo porticciolo di pescatori; mangiare pesce appena pescato e cucinato a bordo o cenare in uno dei tanti ristoranti tipici.
Esperienze uniche di terra e di mare da vivere intensamente come intensi sono i colori, i profumi e i sapori di questi magici luoghi, perché il Mediterraneo e le sue coste rappresentano un vero e proprio scrigno di biodiversità, talmente ricco di specie e di bellezze naturali da sorprendere ogni volta.
L’Italia e i suoi mari ti lasciano solo l’imbarazzo della scelta. E allora forza! Cosa stai aspettando? Decidi la destinazione e imbarcati con noi in questa nuova, straordinaria avventura.
E ricorda che le nostre crociere sono alla portata di tutti. Non è richiesta alcuna esperienza: sarai tu a decidere se viaggiare da semplice passeggero o partecipare alle attività di bordo come un vero membro dell’equipaggio.
Ti aspettiamo!

 

GOLFO DI NAPOLI E COSTIERA AMALFITANA
La Costiera amalfitana è un vero e proprio balcone sospeso fra il mare blu smeraldo del Tirreno e l’azzurro del cielo; una zona la cui straordinaria bellezza naturale è conosciuta e apprezzata anche all’estero.
In questi territori la tipica macchia mediterranea si sviluppa tra scoscesi pendii a strapiombo sul mare; una natura rigogliosa composta di lecci, castagni, ulivi, vigneti secolari e tre diverse specie di pini  (pino marittimo, da pinoli, d’Aleppo).
Le spiagge, le calette, le grotte, i giardini che arrivano fino al mare e i terrazzamenti coltivati ad agrumi, viti e ulivi rendono la Costiera un ambiente unico, tutelato dall'Unesco in quanto esempio di paesaggio mediterraneo eccezionale con uno scenario di grandissimo valore culturale e naturale dovuto alle sue caratteristiche spettacolari e alla sua evoluzione storica“.
Percorrendo i numerosi sentieri immersi fra la rigogliosa vegetazione è possibile scoprire i prodotti locali come il Pomodoro antico Re Fiascone (risalente al 1878) e lo “sfumato”, tipico Limone di Amalfi da cui si ottiene il famoso liquore Limoncello.
E parlando di prodotti tipici, come non fare una sosta per gustare un’italianissima pizza? Questo piatto apprezzato in tutto il mondo è forse quello che più di ogni altro sa concentrare ed esaltare i profumi e i sapori di queste terre!
E poi…. Non può mancare un tuffo alla scoperta degli splendidi fondali: un’esperienza unica per tutti i subacquei e gli appassionati di snorkeling che potranno ammirare pesci di grandi dimensioni (cernie, polipi e qualche murena) o gruppi di piccoli pesci e lasciarsi affascinare da una ricca vegetazione marina ricca e colorata che offre un indescrivibile spettacolo: fra le specie più particolari si possono segnalare i ricci e l’attinia (pomodoro di mare).

ISOLE EOLIE
Le Isole Eolie (dette anche isole Lipari) sono un meraviglioso arcipelago siciliano di origine vulcanica composto da 7 isole principali (Lipari, Vulcano, Panarea, Salina, Alicudi, Filicudi, Stromboli), isolotti e scogli.
L’arcipelago comprende 2 vulcani attivi (Stromboli e Vulcano) che sono oggetto di studio da parte dei più importanti centri di vulcanologia del mondo.
Queste isole rappresentano uno straordinario scenario di diversità ecologica, naturalistica e paesaggistica tanto che nell’anno 2000, l’UNESCO le ha riconosciute Patrimonio dell’Umanità, come riserva della biosfera e come patrimonio culturale.
Oggi la maggior parte del territorio eoliano è ricoperto dalla vegetazione arbustiva della macchia mediterranea (ginestre, cisti, mirti e oleandri); nelle aree più difficilmente accessibili all’uomo si possono ancora ammirare boschi autoctoni di leccio, erica, caprifoglio e corbezzolo.
Nelle Isole abbonda la coltivazione del cappero eoliano, di olivi e vigneti da cui si ricavano vini ad alta gradazione alcolica come la “Malvasia delle Lipari”, rinomato vino da dessert.
Fra i prodotti tipici troviamo ovviamente il pesce ma vanno ricordati anche il cappero eoliano e i tipici pomodori “a pennula”.
Queste specialità, oltre ad essere molto usate per cucinare i piatti locali, vengono esportati in tutto il mondo. 
La cucina eoliana ha radici antichissime e raccoglie l’eredità di diverse culture che con le loro tradizioni (contadine e marinare) l’hanno resa unica nel suo genere: nei piatti tipici, insieme alle erbe aromatiche del luogo (rosmarino e timo), ritroviamo i colori, i sapori, e i profumi del mare e del paesaggio.
La fauna delle Eolie, molto ricca e varia, è rappresentata principalmente da uccelli, sia migratori (pellicani, aironi rossi e cenerini, gru, oche selvatiche, cormorani, fenicotteri, quaglie) che stanziali (berta maggiore e minore, falco mediterraneo, falco lodolaio, falcone della regina, falco cuculo e poiana).
Tra i mammiferi ricordiamo il ghiro e il coniglio selvatico (diffuso in quasi tutte le isole). L’unico anfibio presente è il bufo virdis; mentre fra i rettili è abbastanza diffuso il biacco, animale innocuo ed utile all’uomo in quanto si ciba principalmente di topi e insetti.
Un cenno a parte meritano la “lucertola delle eolie” (Podarcis raffoneae), considerata uno dei vertebrati italiani a maggior rischio estinzione e l’asino, specie autoctona presente sino dal 1 secolo a.c.
L’ambiente marino eoliano offre spettacoli di rara e straordinaria bellezza che attirano molti appassionati di sport acquatici.
I fondali dell’arcipelago sono principalmente rocciosi: l’intensa attività vulcanica li ha modellati creando un ambiente variegato pieno di scogliere, grotte e vulcani sommersi.
L’elevata biodiversità della vegetazione marina e la cospicua presenza di alghe pelagiche contribuiscono a creare un ambiente ideale di nidificazione per numerose specie quali: Alice, Aragosta, Astice, Calamaro, Cavalluccio marino, Cefalo, Cernia, Dentice, Gambero rosso, Orata, Pesce spada, Polpo, Ricciola, Sardina, Scorfano rosso, Seppia, Spigola, Tonno, Triglia. Certamente degna di nota la presenza di cetacei come il Capodoglio, il Delfino comune e la balenottera comune.

CINQUE TERRE
Le Cinque Terre sono cinque incantevoli borghi (o, come si diceva anticamente, terre), situati lungo la frastagliata costa ligure (Riviera Spezzina) e collegati fra loro da un meraviglioso percorso escursionistico che offre panorami costieri mozzafiato (Sentiero Azzurro).
Questi antichi villaggi di pescatori, caratterizzati da case colorate e tipici terrazzamenti a picco sul mare, sono considerati una delle più suggestive attrattive costiere italiane e nel tempo hanno ispirato poeti e artisti di tutto il mondo.
Dal 1997 le Cinque Terre sono entrate a far parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, proprio per quel particolarissimo “paesaggio culturale di valore eccezionale che rappresenta l'armoniosa interazione stabilitasi tra l'uomo e la natura” e “manifesta un modo di vita tradizionale millenario…”
Questo tratto di costa unico al mondo attira ogni anno migliaia di turisti non solo per lo splendido mare in cui è possibile immergersi, fare snorkeling e pesca subacquea, ma anche per il turismo sportivo (trekking e mountain bike), enogastronomico (per le specialità locali) e culturale (per i numerosi tesori artistici).
Nel 1999 è stato istituito l’omonimo Parco che, pur rientrando fra i più piccoli Parchi italiani, resta uno fra i più ricchi di biodiversità e l’unico in Italia finalizzato alla tutela di un ambiente atipico e fortemente antropizzato (tanto che fra i suoi obiettivi rientra la salvaguardia dei muretti a secco che sorreggono i terrazzamenti).
Oggi il paesaggio delle Cinque Terre presenta le caratteristiche tipiche della macchia mediterranea: i boschi di Leccio sono state parzialmente sostituiti con altre specie arboree come il pino marittimo, il pino di aleppo, la quercia da sughero e il castagno.
Negli ambienti rupestri e litoranei crescono numerose specie arbustive come il finocchio di mare, il dauco marino e la cineraria marina e in tutta la zona sono diffusi arbusti aromatici di alloro,  rosmarino,  timo e lavanda.
I terrazzamenti ricavati sulla costa ospitano ulivi e viti; da queste ultime si ottengono vini di qualità come il DOC “Cinque Terre” ed il famoso passito Sciachetrà.
Nei ristorantini locali è possibile gustare le tante specialità di mare e assaggiare il pesto, tipico condimento ligure.
La fauna del Parco è molto ricca e diversificata e alcune specie vantano un apprezzabile valore naturalistico.
Tra i mammiferi è possibile incontrare ghiri, donnole, talpe, tassi, faine, volpi nonché cinghiali e Pernice Rossa (questi ultimi sono stati introdotti dall’uomo diverso tempo fa).
Sono inoltre presenti numerose specie di uccelli come il falco pellegrino e il corvo imperiale e, fra gli uccelli marini il gabbiano reale, il cormorano e la rondine di mare.
E’ possibile osservare anche piccoli uccelli: nella macchia sono diffusi il fringuello, il verdone, il pettirosso e lo storno mentre a quote superiori è possibile imbattersi nella ghiandaia, nel picchio verde e il picchio rosso maggiore.
Cosa dire dell’ambiente marino del Parco? I fondali costieri sono prevalentemente rocciosi e offrono una significativa ricchezza di specie, sia animali che vegetali, tutelate con l'istituzione dell'Area marina protetta delle Cinque Terre (1998), il cui obiettivo è proprio quello di preservare e valorizzare le caratteristiche ambientali, biologiche e la biodiversità marina.
Molto variegata la componente faunistica: cernia, orate, occhiate e numerose specie appartenenti alla famiglia dei Labridi.
Le prateria di Posidonia oceanica, diffuse soprattutto nelle zone sabbiose, oltre a proteggere i fondali dall’erosione del moto ondoso, offrono rifugio a numerosi animali, contribuendo alla formazione di ecosistemi particolarmente ricchi di vita in cui si ritrovano numerose specie, fra cui il cavalluccio marino (Hippocampus hippocampus).
MADDALENA E BONIFACIO
L'arcipelago de La Maddalena è costituito da una serie di isole, isolotti e scogli situati nell’estremo nord della Sardegna, in quel tratto di mare cristallino e trasparente che divide la Sardegna dalla Corsica (Bocche di Bonifacio).
Queste isole, in cui prevale una natura selvaggia e incontaminata, rappresentano un'area unica nel suo genere per il valore inestimabile del patrimonio di flora e fauna.
L’arcipelago è Sede dell'omonimo Parco nazionale e rientra tra i siti di importanza comunitaria (SIC) destinati alla conservazione della diversità biologica.
Le 7 isole principali sono: La Maddalena, Caprera, Budelli, Santo Stefano, Santa Maria, Spargi, Razzoli.
Le formazioni vegetali più diffuse nell’Arcipelago sono quelle tipiche della fascia costiera mediterranea (leccio, ginepro, corbezzolo, mirto, erica e cisto).
La Maddalena e Caprera (la prima soprattutto), pur mantenendo un patrimonio floristico e faunistico ricco ed interessante sono senza dubbio le isole più antropizzate: nella seconda (rifugio di Garibaldi nei suoi ultimi anni di vita) sono presenti pinete di origine artificiale.
A livello faunistico, oltre alla fauna stanziale, nelle isole trovano riparo numerosi uccelli migratori di grande importanza conservazionistica come il Gabbiano corso, il Marangone dal ciuffo, la berta maggiore, e l’uccello delle tempeste.
L’isola di Budelli, famosa per la sua spiaggia di colore rosa, ospita la Testudo marginata, unica specie di testuggine terrestre presente nell’arcipelago mentre Spargi, Santa Maria e Razzoli sono prevalentemente destinate al pascolo del bestiame.
Per quanto riguarda l’ambiente marino, nella zona superficiale va segnalata la presenza dell’alga rossa incrostante e della patella gigante, entrambe di grande valenza naturalistica in quanto poco presenti nel Mediterraneo.
Più in profondità i fondali sono caratterizzati dalle praterie di Posidonia oceanica da cui fanno capolino orate, spigole, dentici, occhiate, triglie, cernie, saraghi, scorfani, seppie, polpi e calamari mentre nelle acque profonde si aggirano squali e delfini.
Inutile dire che il pesce è alla base di tanti piatti tipici maddaleniani, molti dei quali fanno riferimento alle tradizioni del gallurese. Si pensi ai gnocchetti sardi, al maialino da latte arrosto, al formaggio dolce la fischedda e, per quanto riguarda i dolci, alle seadas e alle papassine.
L'area marina del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena è parte integrante del Santuario dei Cetacei, accordo riconosciuto da tutti i paesi del Mediterraneo per la salvaguardia di quelle acque
(nazionali e internazionali) che, per le loro peculiari condizioni ambientali, hanno consentito l'instaurarsi di una catena alimentare favorevole ai cetacei.
ISOLA D’ELBA E ARCIPELAGO TOSCANO
L’Arcipelago Toscano si compone di 7 isole maggiori (Elba, Pianosa, Giglio, Capraia, Montecristo, Giannutri, Gorgona) e di alcune isolette minori, tutte facenti parte delle Province di Livorno e Grosseto.
La leggenda narra che la Dea Venere emergendo dalle acque del Mar Tirreno, lasciò cadere sette perle dalla collana che le cingeva il collo: nacquero così le sette meravigliose isole dell’Arcipelago Toscano.
L’omonimo Parco Nazionale costituisce la più grande area marina protetta europea e con le sue coste rocciose, le dune sabbiose, il mare cristallino e le variopinte fioriture, rappresenta un vero scrigno di biodiversità che merita di essere tutelato e valorizzato.
Le isole, costituite da graniti e rocce sedimentarie, presentano una notevole varietà di natura, paesaggi, storia e cultura che le rende uniche e tutte diverse l’una dall’altra.
La copertura vegetale del Parco è rappresentata principalmente dalla macchia mediterranea e comprende sia la macchia “alta” (corbezzolo, erica, lentisco, mirto) che, nelle aree più ventose, la macchia “bassa” (cisto rosso e cisto marino).
Fra le specie più a rischio vanno ricordate il leccio, di cui restano ormai pochi esemplari secolari, ed il giglio marino.
Sull’Isola d’Elba è possibile ammirare alcuni interessanti endemismi, come la viola e il fiordaliso ed un meraviglioso bosco misto di carpino nero, ontano nero e castagno, che ospita alcuni esemplari relitti di tasso.
Il clima mite delle isole ha favorito la coltivazione dell’olivo e della vite, dai quali si ottengono prodotti tipici di grande pregio come il vino DOCG  Elba Aleatico Passito, vino da dessert a bacca rossa e l’olio extra vergine di oliva elbano che, con il suo colore dorato e il gusto aromatico ha ottenuto il marchio Igp.
Fra i prodotti tradizionali dell’Elba, Giglio e Capraia figura anche il miele, ottenuto quasi interamente con metodo biologico dalle fioriture di rosmarino, cardo, erica, castagno e corbezzolo.
Tra i mammiferi è da rilevare la presenza di martore e conigli selvatici, oltre a cinghiali e mufloni introdotti dall’uomo, da considerare ormai vere e proprie minacce per la preziosa biodiversità dell’Arcipelago; motivo per cui il Parco sta portando avanti progetti mirati alla gestione delle specie aliene invasive e la difesa degli habitat.
Nell’arcipelago si possono osservare varie specie di uccelli: gabbiano reale, marangone dal ciuffo, falco pellegrino, corvo imperiale, passero solitario e, fra le specie più a rischio veri simboli del Parco, il gabbiano corso, la berta maggiore e minore ed il falco pescatore.
I fondali marini ospitano vaste praterie di Posidonia, anemoni, coralli e stelle marine mentre dal punto di vista della fauna è possibile ammirare delfini, cernie brune ed il raro pesce luna.
Raramente sono stati avvistati capodoglio e balenottera comune e ancora più di rado, la foca monaca.
Vale la pena di ricordare che sull’Isola d’Elba nidifica la tartaruga marina Caretta-Caretta, specie protetta a rischio estinzione ed è possibile percorrere un meraviglioso sentiero tematico dai panorami mozzafiato per ammirare oltre 50 specie di farfalle, alcune delle quali particolarmente degne di nota. (Santuario delle Farfalle)

Terra - Viaggi nella biodiversità

In collaborazione con


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